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Il 27 gennaio di ogni anno in tutte le scuole viene celebrato il Giorno della Memoria, per commemorare le vittime dell'Olocausto. Anche nelle nostre classi abbiamo vissuto momenti intensi di riflessione perché “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” (Primo Levi). 

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I docenti della sede “Massari” hanno proposto ai loro corsisti di I livello, la realizzazione di farfalle gialle con la tecnica dell'origami e decorate con pensieri scritti in italiano e nelle loro lingue d'origine.
Le farfalle gialle sono divenute simbolo di speranza, grazie a un celebre e struggente discorso di Liliana Segre, in cui parla anche dei disegni dei bambini del ghetto di Terezin:
“(… ) ricordo quella bambina di Terezin che, prima di essere uccisa, ha disegnato una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati”.

Hanno attaccato le farfalle gialle al vetro della loro classe, in modo da “lasciare in eredità e custodia” questo messaggio di speranza e ottimismo ai più giovani ragazzi del mattino, che domani entreranno nelle loro stesse aule.

 

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I docenti della sede “Melo” hanno realizzato un laboratorio di caviardage con i corsisti di I livello. Questa tecnica consiste nel prendere una pagina scritta, individuare alcune parole che possono avere un nuovo significato e poi completare con cancellature e immagini. Questa tecnica creativa ha come scopo quello di potenziare le abilità di scrittura e di produzione orale in L2 (francese), di apprendere la L2 in modo giocoso ma soprattutto di esprimere il proprio «sentire» attraverso una scelta libera di parole e di disegni che possano far scaturire dal grigiore dell’argomento trattato una luce di speranza e di grande umanità da opporre sempre e comunque a qualunque barbarie.

 

Monica Fornelli

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