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Avremmo potuto intitolare il modulo PON "C'era una volta…" perché di storie e di poesie ce ne sono state davvero tante. E tutte emozionanti.
Il progetto "Insieme per ripartire con fiducia", di cui il nostro Cpia è attuatore, si è sviluppato nella Casa Circondariale "F. Rucci" di Bari con il modulo di "Scrittura creativa": 30 ore intense e coinvolgenti con 12 vivaci e partecipi detenuti, dal 14 al 25 marzo 2022.

Diversi gli approcci, diversi gli stimoli e diversi i testi che sono nati dalle penne dei partecipanti: da quelli più tradizionali (descrizione, lettera, rime, racconto) a quelli più contemporanei (caviardage, acronimi, calligrammi). Alcuni hanno mostrato una certa propensione ad apprendere le tecniche di scrittura creativa, altri hanno mostrato maggiore attitudine alla riflessione, partendo dalla lettura e dall'analisi del testo scritto. Tutti hanno contribuito e collaborato con assiduità e con impegno. In un clima di risate che sembra così lontano e impensabile tra le sbarre…


La presenza, la collaborazione e la disponibilità dell'agente di Polizia Penitenziaria che è assegnato alle attività scolastiche, ha consentito di gestire in serenità le attività e di mantenere un ambiente accogliente in cui i corsisti hanno trovato svago, applicazione e impegno e anche supporto e sostegno, da parte di tutor ed esperto, per la loro condizione di ristretti.


L'attività, svolta a completamento dei percorsi scolastici, ha offerto, quindi, ai partecipanti un'ulteriore occasione di crescita, di riflessione, di confronto.
Potremmo così chiudere con un "e vissero felici e contenti…".


Perché un passo alla volta si può arrivare lontano. Anche con un piccolo passo.


Di seguito alcuni dei testi prodotti dai partecipanti durante il modulo di "Scrittura creativa" del progetto PON "Insieme per ripartire con fiducia" a titolarità del 1 Cpia Bari.


Mariangela Taccogna

 

Esercizio di immedesimazione: sono un gatto

Maoo, sono un gatto molto robusto e abito nella casa più bella e comoda per le mie esigenze.
Amo rotolarmi nella sabbia dove faccio i bisogni, naturalmente quando la mia padrona me la cambia ed è pulita e nuova.
Ma molto di più sai cosa mi piace fare durante il giorno? Indovina un po’! infilzare i mjei artigli lunghi e affilati nel plaid, nei maglioni e in tutti gli altri indumenti che usano i miei padroni (anche se preferisco chiamarli mamma e fratellini).
Non riesco più a trovare il magljone di mio fratello, ma ancora più misterioso è che non lo vedo da tanto tempo. Mi manca tanto. Ho paura che gli sia successo qualcosa: ho visto la mamma piangere, i miei fratellini pure. Non riesco proprio a capire, anche se sento spesso pronunciare il suo nome.
Fabio mi ha accudito da quando ero molto piccolo, mi manca dormire insieme a lui, quando mi fa i massaggini sulla testolina… chissà quando torna… ho davvero paura che gli sia successo qualcosa. L’ho capito sai? Io sono molto ma molto furbo.
Per casa mi piace saltare e far cadere dai mobili gli oggetti (anche se è da un po’ che non lo faccio): da piccolo lo facevo spesso ma devi sapere che sono stanco di prendere gli schiaffoni, soprattutto dalla mia mamma…
Quando sento il profumino che si spande per tutta la casa, capisco che mamma sta cucinando qualcosa e mi avvicino con ii miei occhioni grandi, strisciando tra le gambe della mamma per farle tenerezza e convincerla a darmi un assaggio delle prelibatezze che mangiano.
Sono ilo padrone di casa e ho imparato anche a stare a galla in acqua…shhhhhh…non lo dico ai miei amici gatti che l’acqua nella bacinella è bassa… gli racconto sempre che è una cosa grande nella quale si può annegare. Ai miei amici solo sentirlo si rizzano i peli…
Mamma mi taglia anche gli artigli e lo detesto perché con questi mi sento più forte e pronto a difendermi.
Esco fuori casa e vado sempre a stuzzicare gli altri gatti con cui ho stretto amicizia.
Sono fortunato ad aver trovato questa famiglia che mi vuole bene e mi accudisce come un figlio.
Sai cosa mi manca? Solo la parola.
Ma ho capito che non servono parole per dimostrare il mio amore verso la mia famiglia…


CAVIARDAGE

Vita, bisogno indispensabile.
Donna, stabilità damore,
tenera dolce amica.
Ricordi lontani di invidia e gelosia, graziosi.
Legati ancora alla famiglia lontana.
Ricordi dellintimità,
rimasti accolti
provavano affetto negli occhi.
Quello sguardo lontano,
lappannarsi dei vetri di realtà.
Cuore, segreto bisogno.

Il cuore batteva con stanchezza,
occhi chiusi, quella condanna lontana
presenza, realtà spirante della vita
credeva da tempo di scendere allaperto
labitudine limitava.
Sapriva magnifica pioggia.
Sola seduta guardava lontano
frastagliandosi sul mare.
Meravigliosa luna torna,
Io resto.

 

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