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I sentieri della vita ci portano, a volte, dove non ci aspettiamo. Sorprendendoci. Come una novella Dorothy (nello spirito, non per età!), martedì 31 maggio mi sono incamminata sul piccolo sentiero verso la sala teatro della sede Verga per assistere alla messa in scena de Il meraviglioso mago di Oz, scritto e diretto dalla vulcanica professoressa Laura Rizzo, docente di Lettere del nostro CPIA, nell’ambito del modulo PON di teatro dal titolo “Tutti in scena”. L’attività, realizzata dall’8 febbraio al 31 maggio, ha coinvolto gli alunni della sede e una simpatica combriccola di attori amatoriali, appassionati almeno quanto la regista.

Appena varcata la soglia, un piacevole “uragano” mi ha investita catapultandomi in un incanto al cubo: il primo evento magico è stato il contesto “multi” (multilingue, multietnico…) della nostra scuola, il secondo l’incontro tra la nostra scuola e il teatro e, infine, l’elevazione alla terza potenza è stata la scelta del capolavoro di Baum, uno scritto senza tempo che appassiona ad ogni età e ad ogni latitudine.

E’ la magia della nostra scuola: ancora una volta dimostra che è vincente, appassionante e profondamente efficace raccogliere nello spazio di un’aula mondi lontani.

 

Un’aula che si trasforma in teatro, una scena animata dalla potente magia di voci divertite, fiori giganti ritagliati con arte, scarpette rosse glitterate da mani sapienti, oggetti ordinari che si fanno straordinari scenografie e costumi di scena, corpi in movimento per allestire, occhi assorti nel ripasso del copione.

 

Poi inizia lo spettacolo e il testo di Baum risuona nelle storie dei nostri alunni migranti che, come i protagonisti, attraversano sentieri e deserti, ostacoli e rifiuti, per arrivare alla propria meta e realizzare i propri desideri.

 

Tanta, tantissima l’emozione: un flusso continuo dal palco alla platea, e viceversa.
Eravamo tutti dentro il racconto.
Nessuno escluso.
Esattamente come ogni giorno nelle nostre aule.

 

Grazie a Concita Cantale (una superba Dorothy), Marco Ortolano (un simpaticissimo Spaventapasseri), Massimo Guanti (un divertententissimo Leone), Davide Somma (un meraviglioso Mago di Oz), Ikram Hosen (un tenerissimo Omino di Latta), Simonetta Granata (una esuberante Fata del Nord ed eccellente costumista e scenografa), Anna Rossiello (una splendida Fata del Nord).

 

Grazie a Stefania Strippoli e Katia Cardinale (per il coraggio di aprire le scene), Najia Arab, Lassana Diarra e Ben Saeed Babar (perchè i loro Mastichini erano insuperabili), Rossana Brattico (un ciclone effervescente) e Suwaibou Dibassey (per l’eleganza e lo stile anche sotto la casa).

 

Grazie alla professoressa Cinzia Cimadomo per aver seguito il sentiero dall’inizio alla fine.

 

Grazie alla professoressa Maria Pansini per aver messo a disposizione la sua arte e le sue splendide foto.

 

Grazie a Brigida Dachille e a Luisa Lacalandra che, con il prezioso lavoro dietro le quinte, hanno permesso che la magia prendesse forma.

 

Un grazie speciale e meritatissimo alla professoressa Laura Rizzo perchè, per fare questo mestiere, ci vuole coraggio. E amore.

 

Ilaria Sparacimino e Mariangela Taccogna

 

� possibile navigare le slide utilizzando i tasti freccia

 

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