KHALID ABUWARDA
Sono il Palestinese, sono un semita, come posso essere antisemita?
Sono il Palestinese, sono l’arabo e la mia terra è dal fiume al mare
Sono il Palestinese sono libero sono la rivoluzione sono il fuoco sul sionismo
Sono il palestinese, sono l'alleanza, sono la culla e sono portatore di legittimità
Sono il palestinese, io sono la terra, io sono lo spettacolo e le religioni celesti
Sono il palestinese, sono la storia e per la storia registratemi come fucile
Sono il palestinese, sono la verità e sono il più meritevole nella scala dei diritti
Sono il palestinese, sono il ritorno, sto tornando, o nostra Gerusalemme araba
Sono il Palestinese, sono la Nakba, e nessuna Nakba mi priva della mia identità
Sono il Palestinese, sono la casa, sono la scelta e non ci sono decisioni occidentali
Sono il Palestinese sono la pace, e non ć è pace con una potenza coloniale
Sono il palestinese, sono quello che sta in piedi, sono quello che sta in piedi e non sono la tua arroganza nazionalistica
Sono il Palestinese, anche se dicono che sono un terrorista, che bel terrorismo
Da dove vengo!
Da dove vengo, la terra è sacra
Un paese dove nazioni e civiltà hanno lasciato il segno
Una terra dove i profeti e le religioni si sono rivelati
Un paese distrutto dall’occupazione e dalla guerra
Da dove vengo, la terra è stata rubata
Un paese contro il quale si sono alleate le forze del mondo
in cui gli arabi fallirono
per cui tutti litigano,
mentre le persone del mondo chiudevano gli occhi
Da dove vengo è la terra della libertà
libertà dei prigionieri
libertà dei martiri
la libertà degli uccelli
la libertà degli stranieri
Da dove vengo
non c'è libertà
Da dove vengo
non c'è vita nella vita
nessuna morte nella morte
nessun giorno
nessuna notte nelle notti
nessun amore nell'amore
Da dove vengo,
non c'è niente nel niente
Da dove vengo
non c'è presente nel presente?
nessun futuro nel futuro
nessuna speranza nella speranza
senza fortuna
nessun destino nel destino
Da dove vengo,
non c'è niente nel niente
Da dove vengo
Ho paura di tornare indietro
Da dove vengo
Ho paura di non tornare indietro
Da dove vengo
Volevo vivere lì
non c'è vita nella vita
Da dove vengo
l'acqua non è come l'acqua
l'aria non è come l'aria
l'alba non è come l'alba
la sera come la sera
Da dove vengo
tutte le cose distrutte
tutte le cose bombardate
tutte le cose sparse
tutte le cose bruciate
Da dove vengo
non c'è niente nel niente
Da dove vengo
non c'è il paradiso come il paradiso
la terra non è come la terra
il mare non è come il mare
le olive non sono come le olive
i proiettili del fucile non sono come i proiettili
la pace non è come la pace
la guerra non è come la guerra
Da dove vengo
non c'è infanzia da vivere
nessuna giovinezza da vivere
nessuna vecchiaia da vivere
Da dove vengo
Volevo vivere lì
non c'è vita nella vita
Questi sono i pensieri di un corsista frequentante uno dei corsi di alfabetizzazione di livello A1 presso la sede Melo, un ragazzo che ha sperimentato sulla sua pelle e nelle corde del suo cuore quanto la crudeltà possa essere senza fine…
Ha voluto condividere con me queste sue parole senza aggiungere altro lasciando che il loro suono faccia rumore…
Quando la poesia ci ammanta con il suo prodigio e le sue grandi verità, anche se spesso velate da profonda mestizia e grandissimo dolore, non ci resta che raccoglierci in un silenzio accogliente percependo la realtà emotiva altrui.
Buona lettura
Monica Fornelli